Questioni di alimentazione

Da quando sono insegnante e vivo molte ore con i bambini mi capita di osservare cosa mangiano durante la merenda.
Il tipo di merenda scelta dalle famiglie, ovviamente, parla di loro!

Non giudico nessuna scelta alimentare, in molti potrebbero giudicare le mie, prendo solo atto. Osservo e constato.
Per motivi di salute ho dovuto fare molta attenzione alla mia alimentazione, con l’aiuto di un medico nutrizionista mi sono documentata, ho imparato le proprietà curative del cibo, e quando sia importante una sana educazione alimentare per stare bene in salute, avere una mente lucida, un cuore tranquillo.

Tutto questo?
Si!

Se viviamo periodi di grande stress emotivo per esempio, è bene avere una alimentazione basica, semplice, è la scelta migliore per affrontarlo in modo più sereno.
Non ci credete? provate!

Avete mai fatto caso che dopo le feste di Natale siete tutti congestionati? Raffreddore, tosse…eppure è proprio durante le festività che esageriamo con gli eccessi alimentari. Oppure dopo Carnevale o ogni periodo carico di zuccheri.
Fateci caso.

Quando avete raffreddore o tosse provate a eliminare glutine e latte…
Provate. Osservate.

Quando un bambino è vivace provate a dargli una colazione a base di zuccheri (brioche al cioccolato, biscotti al cioccolato, latte con cereali al cioccolato o bevanda al cioccolato) e lo vedrete sicuramente più agitato ma mentalmente meno attivo, e con scarse possibilità di concentrarsi. In un corpo piccino poi tutto succede più velocemente.

Ecco quindi che spesso mi trovo ad osservare (senza giudicare) le merende che le mamme preparano ai bambini e constato i momenti successivi.
Osservo scelte casalinghe, attente, che variano ogni giorno.
Osservo scelte confezionate, sempre uguali, cariche di zuccheri.
Osservo bambini che dopo la merenda riescono a concentrarsi e a svolgere un’attività con la massima attenzione.
Osservo bambini irrequieti, poco motivati, che fanno fatica a concentrarsi. E non riescono a stare fermi.

Uno spuntino a metà mattina dovrebbe apportare il 5% delle calorie giornaliere, l’assunzione di alimenti dovrebbe seguire la piramide alimentare, come descritta dalla Società Italiana di Pediatria, che rappresenta uno strumento di educazione alimentare per tutti i bambini sin dall’età prescolare (io direi dallo svezzamento).

Qui trovate una tabella completa per organizzare l’alimentazione quotidiana e settimanale, equilibrata e il più possibile varia. La salute passa attraverso l’alimentazione.
Ricordiamocelo!

Venerdì scorso ho portato i bambini della sezione a fare una passeggiata e ho chiesto alle famiglie “merende di facile consumo” da consumare fuori, all’aria aperta.
È stato così interessante osservare due bambine, sedute vicine, con merende così opposte. Entrambe guardavano alla merenda dell’altra incuriosita.
Io anche.


Non voglio inibire nessuna mamma che prepara la merenda ai figli, per carità! Ognuno fa le proprie scelte ed è bene che si rispetti. Non ho potuto osservare, però, la cura nella scelta di una merenda sana. Io, come insegnante, avevo suggerito cracker, taralli, roba da non sporcarsi insomma!! Ma la mamma di destra ha fatto di più. Ha scelto una merenda di “grassi buoni”, che permettesse alla propria figlia di avere energia e calorie utili da spendere nel gioco all’aria aperta.
Chapeau!

Leggo la tabella: sono previsti per bambini dai 4 ai 6 anni, 30 g dolci da forno o 10 g cioccolato, marmellata ecc. o 100 g dolci a cucchiaio, 2 volte a settimana. Constato che ci sono bambini che, dal lunedì al venerdì, nel loro portamerende hanno: 1 tramezzino cotto e sottiletta + una bevanda al cioccolato + 1 barretta al cioccolato, oppure 1 merendina al cioccolato + 1 bevanda al cioccolato, oppure merendina al cioccolato + succo di frutta.
Leggo, osservo e mi chiedo, cosa posso fare io come insegnante per sostenere lo sviluppo di questi bambini?

Qualche volta ho provato a invitare i genitori a variare la merenda, scegliere frutta al posto delle merendine, ma la risposta spesso è: “vuole solo quello!”

Bene, certo! Ognuno di noi, io stessa, se a 4 anni qualcuno mi avesse messo davanti le due opzioni: barretta o mela, non avrei dubbi sulla scelta che avrei fatto.
Ma davvero 4 anni, o anche 9 anni, possono essere un’età in cui il bambino sceglie la propria alimentazione?

L’alimentazione è una scelta di famiglia, dettata dal principio di salute, di benessere.
Spesso mi trovo a dire, “Beh certo se in casa ci sono barrette o cibo spazzatura, e sono a disposizione del bambino, è normale che poi lui opti per la soluzione più golosa, ma la soluzione più golosa non è la più sana.”
Che poi uno potrebbe dire, “Ma a te che ti interessa? fatti gli affari tuoi!”

Ma quali sono gli affari di ogni persona che vive in questo mondo se non il benessere e la salute degli uomini e delle donne futuri?!

Lo sappiamo che lo zucchero ha lo stesso effetto nel cervello di una sostanza psicotropa, ovvero di una droga? Ci rendiamo conto che se un bambino viene continuamente esposto a cibi con molti zuccheri diventerà dipendente e svilupperà meccanismi di dipendenza?

Un pò forte? No, purtroppo questo è quello che accade.
I cervelli dei bambini vanno a 10 con gli zuccheri mentre i loro corpi vanno a mille. E allora?
E allora ci troviamo con bambini super eccitati, perché quella non è energia, se per energia intendiamo “il motore a fare le cose”, quella è solo eccitazione.
Eccessiva eccitazione in cervelli rallentati. Quindi molto movimento, niente concentrazione, niente attenzione. Solo caos.

Ovviamente sono mamma e mia figlia, come tutti i bambini del mondo, vorrebbe mangiare le caramelle, fare merenda con un leccalecca, cenare con un gelato.
Ma bisogna fare una scelta. A volte bisogna scegliere di non accontentarli, ma di educarli.
Si fanno dei comprimessi, ovvio.

La domenica si mangia il dolcetto perché è domenica. La colazione con i biscotti ok, ma fatti in casa. Lo yogurt benissimo, ma scelgo quello bianco e di completarlo con della frutta fresca e granola di buona qualità.

“Eh, ma tu sei fortunata! ti mangia tutto!!!”
Non credo alla fortuna. È stata una scelta dal momento in cui sono rimasta incinta. Durante la gravidanza no fumo, no alcol, no eccessi alimentari.
Perché?
Non solo perché lo ha detto il medico o perché fa bene, ma perché il mio agire ha conseguenze sulla vita di un altro essere umano, che poi non è uno qualunque. È mia figlia. E per lei voglio il meglio. Ogni genitore vuole il meglio per il proprio figlio.

E lo stesso durante l’allattamento. Il mio nutrimento è il tuo nutrimento.
Allora scelte chiare, sane, senza dubbi.

Svezzamento. “Il bambino assaggia tutto quello che lo incuriosisce…” mi disse il Pediatra, “…sta a lei Signora scegliere cosa mettere sul tavolo, se farla incuriosire di alimenti sani per la sua salute o di alimenti che non la aiuteranno a crescere sana, forte, lucida.”

Eh gia! Sta a noi scegliere di cosa riempire le dispense, che cosa mettere a disposizione dei nostri bambini.

Una cosa la devo ammettere. È dura! Durissima! Perchè ci sarà sempre qualcuno che ti guarderà strano quando rifiuti una caramella, la nonna non capirà moltissimo le tue scelte se a Pasqua dai la sorpresa ma nascondi l’uovo, gli amici ti guarderanno storto quando diari un “no!” alla cioccolata calda, “no!” al leccalecca e a tutto quello che per te è cibo che fa male a quella età del bambino.

Il segreto è resistere. Tenere duro e non cedere, non avere paura del giudizio degli amici, dei parenti, di chi ti guarda dicendo: “ma lo mangia tutti!”…e pazienza!
Il fatto che lo facciano tutti non significa che è la scelta migliore.
Voi sapete perché lo state facendo. Voi sapete per chi lo state facendo.

Quindi genitori facciamoci forza, non temiamo di essere esagerati, chi definisce cosa è esagerato e cosa non lo è?
Chiariamoci in coppia, in famiglia, il nostro concetto di salute e perseguiamolo, abbiamo una grande responsabilità, quello che facciamo oggi ha una ricaduta sul futuro.
Facciamolo capire ai nonni, agli zii, agli amici, aiutateli a comprendere e ad accettare la diversità di pensiero.
Forza!!!

Concludo:
Vi auguro di scegliere con cura cosa tenere in dispensa.
Auguro ad ogni bambino e ogni bambina di scoprire che il cibo non serve solo a sfamare ma anche a nutrire, curare e sostenere uno sviluppo psico-fisico.
Mi auguro di trovare il canale per sostenere le famiglie nelle loro scelte.
Auguro ad ognuno di noi di sentirci responsabili della salute e del benessere di ogni uomo e donna futuri.

Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.
Ippocrate

Siamo quello che mangiamo

Me lo ripeteva spesso mia nonna, ma non capivo granché! Non ho mai capito molto dei consigli saggi che mi davano… c’ho messo molti anni. E negli anni li ho riscoperti.
Ero affascinata da come mia nonna preparava con cura i suoi pasti, sceglieva con attenzione dove acquistare il cibo, come cucinarlo. Mi diceva che non si può mangiare qualsiasi cosa, che il corpo ha bisogno di cibo vivo per mantenersi in salute. Che il corpo ha bisogno di cibo cucinato con amore per nutrire… e io il sapore delle sue fettine in padella me lo ricordo ancora!

Qualche anno fa, rivolgendomi ad un nutrizionista, ho scoperto il grande potere dell’alimentazione sullo stato di benessere fisico e psicologico. Ho potuto scoprire, ad esempio, che se stai vivendo un periodo di cambiamento, che richiede fatica da un punto di vista emotivo, è necessario non appesantire lo stomaco, privilegiare una alimentazione semplice.
Se mangiamo cibi pesanti il nostro intestino (secondo cervello) sarà così impegnato a digerire zuccheri, grassi, ecc. che non avremo più energia per digerire quello che non ci va giù a livello alimentare, di relazioni e del quotidiano: saremo meno concentrati, distratti, irascibili e poco lucidi nell’affrontare le questioni. Ciò significa che una piccola opposizione di nostro figlio può diventare terreno di scontro, trasformando una normale giornata in terribile. Avremo meno pazienza e non saremo disponibili a cercare una via pacifica di risoluzione del problema. Quello che dico può sembrare assolutamente strambo, ma fate una prova: provate a osservare il vostro comportamento dopo i pasti. Osservate, senza giudicare, la vostra capacità di sopportazione dopo aver mangiato pizza, birra, patatine fritte e gelato (pasto tipico di un sabato qualunque) o dopo aver fatto un pasto più leggero e salutare. Siamo quello che mangiamo, ricordi?
Molti storceranno il naso e diranno che il pasto salutare è meno gustoso: convinzione assolutamente falsa. Il corpo (pneuma-psico-soma) è un tutto integrato, non qualcosa di frammentato.

Se quello che dico è vero, calatelo nella realtà e soprattutto nelle abitudini alimentari dei bambini. Spesso si sceglie per loro cibo confezionato, contenente molti zuccheri e grassi, per praticità, velocità, ma questi cibi vanno a influenzare negativamente la capacità di concentrazione del bambino nelle attività cognitive, l’attività comportamentale e il tono dell’umore in generale, rendendoli iper-eccitati da un punto di vista fisico (quindi irrequieti), ma pigri e demotivati da un punto di vista umorale.

Come l’alimentazione può aiutarci nel nostro vivere quotidiano?
Ci sono molti siti internet dedicati alla nutrizione infantile o alla nutrizione in famiglia. Seguo con molto interesse il sito della dietista Francesca Oggionni, neo mamma, parla di equilibrio, buon cibo e fertilità. Offre molte strategie per conciliare uno stile alimentare sano alla propria vita quotidiana piena di impegni. Spesso pensiamo che per mangiare bene dobbiamo avere molto tempo a disposizione; è bello scoprire che non è così e che il segreto sta tutto nell’organizzare adeguatamente la propria lista della spesa, le preparazioni, il proprio tempo. Nel sito ci sono anche molte ricette e materiali. Per me è stato molto utile, soprattutto per ripartire da settembre…col piede giusto.

Porridge https://unamelaperdietista.it/colazione-il-porridge/

Come educare un bambino ad una sana alimentazione?
Io credo che prima di tutto ci sia l’esempio, e poi la disposizione individuale.
Diventare modello di alimentazione sana non significa sacrificarsi ma scegliere la salute, il meglio per se e per la propria vita. È importante che i genitori sperimentino quanto una alimentazione sana e consapevole sia importante in termini di miglioramento della qualità della vita. Successivamente potranno scegliere che indirizzo dare alla propria vita familiare, quali insegnamenti trasmettere, non solo a livello comportamentale, di norme e valori, ma anche di cura del proprio corpo.

Molte mamme mi chiedono come possano aiutare i loro bambini a mangiare verdure, legumi. Il mio consiglio è sempre molto semplice: coinvolgere il bambino nella preparazione del pasto: lo farà sentire importante, sarà così orgoglioso di averlo preparato da solo che proverà anche un grande gusto nel mangiarlo e nell’assicurarsi che tutti lo mangino. Provate con torte o biscotti per la colazione, centrifughe di frutta per la merenda, polpette, hamburger di ceci, zucchine ripiene per la cena… troverete moltissime ricette divertenti e salutari.

Fate della vostra cucina uno spazio in cui il bambino possa sentirsi coinvolto, non escluso, approfittate del momento in cui è felice di fare insieme a voi e sostenete lo sviluppo di moltissime competenze che gli sono utili nel vivere quotidiano. Fatelo quando siete disposti ad accettare che i tempi saranno più lunghi, che il piano della cucina inevitabilmente si sporcherà, che probabilmente andrà tutto pulito.

…ma fatelo! io sono certa che anche voi come genitori inizierete a sentire dentro di voi la felicità di chi contribuisce alla salute del proprio figlio, alla partecipazione attiva alla loro crescita: impareranno che la scelta del cibo è legata alla provenienza e che le verdure hanno una vitalità che li rende nutrienti. Sarà bello osservare come i piatti sulla nostra tavola cambiano in base ai ritmi dell’anno, alla stagionalità; percepire di quali cibi abbiamo bisogno per vivere bene; sentirsi parte di una natura che si trasforma. Diventare consapevoli delle trasformazioni che viviamo durante l’anno. Assumere la trasformazione come naturale. …Chissà, forse anche i cambiamenti ci faranno un po meno paura.


E tu? Cosai hai scelto per la tua vita? Cosa sceglierai per i tuoi figli? 

Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene se non ha mangiato bene.
Virginia Woolf