
Riflettevo su questo periodo storico “pazzo” dove ognuno di noi, nessuno escluso, è messo nella condizione di vivere le limitazioni, i propri limiti.
È davvero andata cosi male?
Mi interrogo sul senso dei pranzi e delle cene interminabili (soprattutto per chi prepara e pulisce), delle tavolate da 30 persone che poi diventa un conto alla rovescia su chi si autorizza ad andare via per primo, che poi diventa un fuggi fuggi generale.
È davvero andata cosi male?
Quanti di noi sono generalmente presi dall’ansia, anche economica, dei regali, dei cesti e dei pensierini, che poi diventa una corsa a spendere il giusto per poter accontentare tutti?
È davvero andata cosi male?
Personalmente trovo che il senso del Natale e lo spirito del Natale siano altro da tutte le follie descritte sopra. Se mi chiedo: “È davvero andata cosi male?” mi rispondo: “NO!”
Intendiamoci, grande rispetto per le tradizioni e per le famiglie, ma davvero si riduce tutto a questo? Sarà che quest’anno siamo stati veramente nella condizione di poter scegliere come spendere questo tempo lento, di casa e di riposo?
Non si voglia tra le righe cogliere una mancanza di rispetto per tutte le persone che stanno soffrendo per la mancanza dei loro cari, per chi vive un momento precario di salute, tutt’altro. In questo momento vorrei riflettere sull’opportunità che abbiamo in questo Natale 2020: dove gli aperitivi della distrazione sono annullati, i viaggi “per non pensare” cancellati, le tensioni familiari (che poi durante le feste sono sempre scintille) sciolte.
È davvero andata cosi male?
Ci sono ovviamente molte cose che mi mancano, ma se mi interrogo sul senso del Natale questo è sicuramente l’anno in cui l’ho potuto sperimentare.
L’impossibilità avere vaste alternative per “passare il tempo” mi ha messo nella condizione di scegliere con cura il modo in cui trascorrere le mie giornate.
È davvero andata cosi male?
Quante volte ho lamentato di non avere tempo per leggere? Ora ce l’ho.
Quante volte ho lamentato di non avere tempo per sistemare la stanza dei giochi, togliendo ciò che non serve? Ora ce l’ho.
Quante volte ho lamentato di non riuscire a vedere quel film perché la sera mi addormento sempre troppo presto? Ora ce l’ho.
Quante volte ho lamentato di non poter fare una partita a carte in famiglia perché non c’è tempo? Ora ce l’ho.
Quante volte ho lamentato di non avere tempo per fare ginnastica? Ora ce l’ho.
Quante volte ho lamentato di… Continua la tua lista e ricorda di scrivere: Ora ce l’ho.
Se non vuoi rischiare di mettere troppa carne sul fuoco crea una lista giornaliera, permettendoti di trasgredirla, di cose che vuoi fare. Pianifica e orienta le tue azioni.
Sentirai che questo tempo ha fatto nascere in te un grande desiderio di “tornare” a te, di prenderti cura di te stesso, perché solo amandoti e prendendoti cura di te, potrai prenderti cura di chi ami.
È davvero andata cosi male?

Non rimandare più. Il tempo è adesso.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato.
A. Einstein