Leggere. Che cosa?

Qualche settimana fa ho scritto un articolo sull’importanza della lettura condivisa in famiglia: un bambino esposto precocemente alla lettura è un bambino che svilupperà una buona capacità linguistica, migliorerà le sue competenze socio-emotive, compresa l’autostima. Perché ritornare oggi sull’argomento?
Si sta avvicinando Natale e io credo che regalare un libro sia davvero la scelta migliore, perché il libro non annoia, difficilmente finisce nel dimenticatoio, inoltre permette di inventare nuovi giochi, diventa strumento di relazione.


Che cosa leggere? Va bene leggere qualsiasi cosa?
Io credo di no. Bisogna scegliere e cercare letture di qualità.
Da qualche settimana nel mio profilo Instagram ho avviato una videorubrica in cui leggo ad alta voce alcuni albi illustrati che trovo molto significativi. Sono un’appassionata di letteratura per l’infanzia e li colleziono da molto tempo prima di diventare mamma.
A lungo gli albi illustrati sono stati l’unico strumento che ho utilizzato durante le formazioni con gli adulti, perché io credo che gli albi illustrati sono creati per i bambini ma sono fatti per gli adulti. Il linguaggio e le immagini ci aiutano spesso a comprendere grandi verità che non vogliamo accettare. O facciamo finta di non capire.

Come devono essere i libri? Nello scegliere un libro è importante prendere in considerazione l’età del bambino. Evitiamo di mettere in mano a bambini molto piccoli libri con pagine leggere e di grandi dimensioni: non sono maneggevoli e in più si potrebbero strappare. Importante è che il bambino impari la cura del libro, e lo faccia attraverso tanta esperienza: sarà necessario dunque fornire quelli adatti all’età del bambino. I libri cartonati fino ai 12-18 mesi sono quelli migliori, essendo resistenti il bambino può maneggiarlo, farlo cadere, morderlo. In questo modo potrà sviluppare familiarità con i libri evitando che strappare le pagine si trasformi in un gioco divertente.
Inoltre, e forse è scontato, ma non basta mettere nelle mani del bambino il libro perché lui lo sappia usare. Sarà necessario che l’adulto mostri al bambino l’uso che se ne fa, che lo leggano insieme tante, moltissime volte… fino ad impararli a memoria.
Per i genitori a volte è noioso, “ma leggiamo sempre questo! Non ti annoi? Lo conosci a memoria!” No, il bambino non si annoia! Il bambino ha bisogno di leggerlo ripetutamente, fino a conoscerlo a memoria, per comprenderne il significato profondo, osservare attentamente le immagini e scoprirne i particolari, solo quando il bambino sarà soddisfatto potrà passare al libro successivo. Spesso in questi libri sono contenute semplici frasi in rima, questo aiuta la comparsa del linguaggio. Scegliere libri con immagini che rispecchia il reale lo aiuterà a dare un nome alle cose che lo circonda.

Dai 18-24 mesi si può passare ad albi illustrati con semplici storie, il libro può diventare meno pesante e le pagine più leggere. Il bambino inizierà a prendere confidenza con questo importante strumento di relazione e conoscenza, fino a padroneggiare la storia, a raccontarla lui stesso e a simulare il momento della lettura che normalmente vive con le proprie figure di riferimento.
Ogni età ha i suoi consigli di lettura, qui puoi trovare una guida completa secondo il comitato scientifico di Nati per Leggere: un importante progetto di nazionale finalizzato a promuovere la lettura nei primi anni di vita, sostenere le madri nei primi momenti di vita dei bambini, favorendo nuove occasioni di relazione.

Come leggere? Quando si legge ad un bambino è necessario cercare di farlo assecondando il tono della voce alla storia, rispettando le pause e creando quella suspence che attiva la curiosità del bambino. Non siate frustrati se vostro figlio vi pone domande, prenda il libro e provi a leggere. Sta solo cercando di imitarvi! Insegnate con dolcezza l’ascolto, è una competenza complessa che si acquisisce poco alla volta; cercate quindi di stare con il vostro bambino, evitate di porvi obiettivi rispetto ai tempi di ascolto, cercate solo di vivere quel momento nel massimo delle vostre possibilità.

Qui puoi trovare un documento condiviso dal sito Nati per Leggere in cui vengono condivise le linee guide per poter leggere in modo efficace un albo illustrato.

Ti auguro di trovare il libro adatto per il bambino che hai in mente. Ti invito a fare un giro nella libreria del tuo paese, sfogliare gli albi illustrati, entrare in questo meraviglioso mondo e farti rapire. Buon viaggio.

Lettura condivisa in famiglia

Che cosa significa per un bambino “fare esperienza di lettura” in famiglia? A quale età è possibile iniziare a leggere ad un bambino? Da che cosa iniziare?
È possibile iniziare a leggere ad un bambino fin dai primi momenti di vita, addirittura c’è chi consiglia di farlo già negli ultimi mesi di gestazione: è importante che anche i papà e non solo le mamme possano farlo: perché i bambini hanno bisogno sia della mamma, sia del papà.

Ma perché leggere è importante e soprattutto leggere insieme? La pratica della lettura ad alta voce, precoce, frequente e di qualità, dal primo anno di vita, influenza il cervello in via di sviluppo, soprattutto dal punto di vista cognitivo. L’accento è posto soprattutto sui benefici relazionali, tra i quali una riduzione delle difficoltà socio-emotive dei bambini e una migliore fiducia in se stesse delle neo madri.” (Giorgio Tamburrini, CSB Trieste) Che cosa leggere? In commercio esistono una varietà infinita di libri suddivisi per fasce di età: ci sono i libri tattili, i libri morbidi, i libri muti, gli albi illustrati. Io credo sia importante leggere ma anche scegliere letture di qualità. Affidarsi ad un libraio di fiducia è la scelta migliore.

Che cosa fare quando si legge ad un bambino? Il genitore, mentre legge, tiene in braccio il bambino, descrive con parole appropriate le immagini e le figure (evitando il linguaggio bambinese), fa domande aperte sulle figure e sulla storia. Anche da piccolissimi e quando il linguaggio è assente? Assolutamente SI!!! Il bambino imparerà, grazie alla narrazione del genitore o della figura di riferimento che legge, a osservare le pagine del libro, a porsi domande su ciò che vede, ad affinare la sua capacità di osservazione, arricchirà in modo naturale il proprio vocabolario, vivrà una relazione significativa con la figura di riferimento. Il bambino fin dai primi momenti di vita potrà toccare il libro, migliorando quindi le abilità fino-motorie (sarà importante quindi acquistarne uno adatto alla sua età), metterlo in bocca, favorendo l’esplorazione e la manipolazione. Mano a mano che il bambino cresce, sarà importante che il genitore gli permetta di completare le frasi del libro, metta a disposizione del bambino libri che possa consultare liberamente senza dover chiedere il permesso ai propri genitori. Evitare di riservare alla lettura il solo momento dell’addormentamento: il libro è un compagno di giochi, è un gioco esso stesso e soprattutto è un valido sostituto di Tv e schermi digitali: l’abuso di libri non ha mai fatto male, a differenza dell’abuso della tecnologia.

“Quando sta nervoso lo metto davanti ad un video del cellulare e si calma subito!” FALSO! Può avere un effetto immediato ma poi…quando si è calmato, provate a toglierlo quello schermo. La luce blu dei dispositivi digitali ha un effetto sul cervello pari all’uso di sostanze psicotrope, droga per intenderci! Crea dipendenza. Uno schermo a luce blu non può e non deve diventare lo strumento di intrattenimento dei bambini. A lungo andare i bambini esposti a schermi a luce blu mostrano nervosismo, disturbi dell’attenzione, difficoltà a dormire. Se un bambino è nervoso provate a prenderlo in braccio, mettetevi seduti, calmi e aprite un libro; abbassate le luci, iniziate a leggere a bassa voce, arricchendo di particolari la narrazione. Il bambino si calmerà. E avrà associato che quando si è nervosi ci si può calmare leggendo. Questa azione diventa esempio per il bambino che non ricorrerà al cellulare come strumento di intrattenimento, ma sarà il libro lo strumento da prendere nei momenti di noia, come gioco, come strumento di relazione. Come genitori cercate di evitare voi stessi di usare i cellulari quando siete in casa sul divano. Evitate di diventare modelli di abuso di dispositivi elettronici. Cercate di diventare modelli di buone prassi.

“La voce di un genitore che legge crea un legame solido e sicuro con il bambino che ascolta. Attraverso le parole dei libri la relazione si intensifica, essi entrano in contatto e in sintonia grazie al filo invisibile delle storie e alla magia della voce”. G. Tamburrini